La scelta dello

zucchero

diMicheleBattistella

Ci sono parametri che per ognuno di noi hanno un significato più grnade del gesto in sè. Forse connessi al senso che per noi ha quell’azione, anzi, quasi sicuramente è lì lo snodo chiave. Ad un’azione  che per me ha grande valore sono pronto a darle il medesimo valore se fatta da un altro. Ci sono molti esempi che si possono fare e ognuno ha sicuramente i suoi che poi se volete potreste condividerli e magari ci riflettiamo su. Un esempio per me è più determinante di altri. Noto che mi accompagna negli ultimi anni con significativa assiduità.

Mi sono reso conto che è una di quelle cose per le quali, se non ci penso in anticipo mi sento scemo, se ci penso in anticipo mi restituisce un valore efficace di valutazine.

Certo ci sono molte eccezioni e la cosa più difficile è proprio restare sempre pronti all’eccezione. Perchè altrimenti si trasformerebbe in giudizio o pregiudizio restituendo un valore sbagliato.

L’esempio principe per me è la scelta dello zucchero. in ogni situazione, nella quale condivido il momento in cui si beve un caffè o un tea faccio caso a quale e quanto zucchero sceglie la persona con cui sto. Mi sono reso conto che molto spesso le persone che non usano zucchero sono più affini e non ne go ancora capito il motivo in effetti. Chi invece usa molto zucchero trovo che spesso sia distante e i punti in comune sono più difficili da trovare o addirittura inesistenti.

Questa cosa dello zucchero per me significa essere costantemente a rischio di pregiudicare una situazione. Più spesso si è rivelato strumento per non incappare in difficoltà o conflitti. Mi chiedo sempre però come andrebbero le cose se questo istinto non fosse così forte e costantemente attivo.

in sostanza… qual’è la vostra “Scelta dello zucchero”?